Quando giocava era soprannominato"il barone",ed in effetti la sua eleganza in campo era pari alla signorilità sempre dimostrata fuori dal terreno di gioco;Franco Causio è stato uno dei calciatori italiani più estrosi e fantasiosi di ogni epoca,per 11 stagioni punto fermo della Juventus ed anche della nazionale azzurra con cui ha giocato ben oltre le trenta primavere.
Nativo di Lecce come molti altri giocatori nella storia dell Juve,fa il suo esordio nel calcio pro con la squadra della sua città prima di fare un primo passaggio a Torino prima di venire ceduto in prestito per due stagioni a maturare nella serie cadetta;rientrato alla casa madre diventa titolare inamovibile di una squadra praticamente tutta italiana,in cui le sue fughe sulla fascia ed i suoi cross al centro sono autentica manna per gli attaccanti.
L'esordio in maglia azzurra avviene nel 1973 contro il Belgio e sarà la prima di 63 presenze distribuite nell'arco di 10 anni;parteciperà alle Coppe del Mondo di Argentina 78' e Spagna 82' laureandosi campione del mondo:celebre la foto che ritrae in aereo lui,Zoff,Bearzot ed il presidente Pertini mentre giocano a carte con la Coppa sul tavolo.
Nel corso delle sue undici annate bianconere mette in bacheca sei scudetti ed una Coppa Uefaprimo trofeo continentale per madama e diviene popolarissimo tra i tifosi della vecchia signora;come tutte le storie anche la sua a Torino ha fine nel 1981,quando Trapattoni e Boniperti lo ritengono oramai giunto al capolinea.
Si sbagliano di grosso perchè Causio giocherà tre anni ad alto livello all'Udinese riconquistando la nazionale persa,prima di vestire per un'anno anche la casacca dell'Inter;chiuderà la carriera alla Triestina all'età di 39 anni,suscitando molta nostalgia in chi amava un calcio romantico che non c'è più.
Nativo di Lecce come molti altri giocatori nella storia dell Juve,fa il suo esordio nel calcio pro con la squadra della sua città prima di fare un primo passaggio a Torino prima di venire ceduto in prestito per due stagioni a maturare nella serie cadetta;rientrato alla casa madre diventa titolare inamovibile di una squadra praticamente tutta italiana,in cui le sue fughe sulla fascia ed i suoi cross al centro sono autentica manna per gli attaccanti.
L'esordio in maglia azzurra avviene nel 1973 contro il Belgio e sarà la prima di 63 presenze distribuite nell'arco di 10 anni;parteciperà alle Coppe del Mondo di Argentina 78' e Spagna 82' laureandosi campione del mondo:celebre la foto che ritrae in aereo lui,Zoff,Bearzot ed il presidente Pertini mentre giocano a carte con la Coppa sul tavolo.
Nel corso delle sue undici annate bianconere mette in bacheca sei scudetti ed una Coppa Uefaprimo trofeo continentale per madama e diviene popolarissimo tra i tifosi della vecchia signora;come tutte le storie anche la sua a Torino ha fine nel 1981,quando Trapattoni e Boniperti lo ritengono oramai giunto al capolinea.
Si sbagliano di grosso perchè Causio giocherà tre anni ad alto livello all'Udinese riconquistando la nazionale persa,prima di vestire per un'anno anche la casacca dell'Inter;chiuderà la carriera alla Triestina all'età di 39 anni,suscitando molta nostalgia in chi amava un calcio romantico che non c'è più.
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