venerdì 27 maggio 2016

Nereo Rocco

Se vi dico "il paron"capite subito di chi sto parlando:Nereo Rocco è stato tra i più grandi e vincenti allenatori italiani di tutti i tempi,e negli anni 60' assieme ad Helenio Herrera sulla sponda nerazzurra ha fatto grande la Milano calcistica facendola conoscere in tutto il globo.
Nato da famiglia di origini austriache, i suoi avi sono costretti a cambiare cognome allor quando il regime fascista impose di italianizzare i nomi stranieri;vive la propria infanzia nella mitteleuropea Trieste e qui inizia a tirare i primi calci ad un pallone di una carriera che lo porterà,dopo aver vestito per sette stagioni la maglia della Triestina, a giocare anche a Napoli e Padova prima che la guerra mette la parola fine a tutto.
Sempre nella città che gli ha dato i natali inizia ad allenare,per passare poi al Treviso e,dopo un ritorno a casa,al Padova con cui conquisterà uno storico secondo posto in campionato.Questa è la scintilla che fa decidere i dirigenti del Milan che sia lui l'uomo giusto per rilanciare i rossoneri,ed hanno pienamente ragione:il paron conquisterà subito lo scudetto portando poi il diavolo ad essere la prima squadra italiana ad alzare la Coppa dei Campioni attuando un modulo che diverrà sinonimo di calcio italiano nel mondo,ovvero il famoso catenaccio.
Chiusa la prima avventura al Milan per contrasti con la dirigenza,va ad allenare il Torino che porta al 3°posto in campionato,ma tra anni dopo è ancora in rossonero bissando le vittorie del ciclo precedente ma aggiungendovi anche una Coppa Intercontinentale e due Coppe delle Coppe,oltre a tre Coppe Italia in un regno che a differenza del precedente durerà sei anni facendo diventare il binomio Rocco-Milan un tuttuno che ancor oggi nel calcio internazionale è ricordato come vincente a tutti i livelli.
Uomo prima che allenatore dotato di polso fermo ma anche di grandissima umanità,dispensa ai suoi giocatori ed ai giornalisti perle di saggezza in dialetto che rimangono negli annali del nostro calcio;dopo aver chiuso la parabola rossonera fa un'altra toccata e fuga alla sua Triestina,alla Fiorentina ed un'ultima apparizione al comando del diavolo rossonero:è ad oggi l'allenatore più vincente e con più panchine della squadra milanese.

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