Pochi calciatori nella storia hanno visto la propria carriera spezzata nettamente in due tronconi come Ferenc Puskas:prima stella assoluta e trascinatore della Honved e della Grande Ungheria e poi parte di un firmamento celeste nel Real Madrid con cui dominò l'Europa nella seconda metà degli anni 50'
Cresciuto nelle giovanile del Kispest,al termine della seconda guerra mondiale il suo club fu assoggettato all'esercito ungherese sotto il nome di Honved e li confluirono i migliori atleti del paese per formare uno squadrone che vinse 5 campionati e diede spettacolo anche in Europa prima dello scoppio dei moti d'Ungheria in cui si disse che il colonnello fosse morto;in realtà in quei giorni la squadra stava aspettando il visto per recarsi all'estero per una tourneè dalla quale poi i migliori elementi non sarebbero più rientrati in patria,
Puskas venne squalificato per due anni come tutti i suoi compagni di squadra ed in quel periodo molte formazioni lo contattarono per ingaggiarlo,ma alla fine prevalse il Real Madrid si disse anche per pressioni politiche operate dal regime franchista;fatto sta che il buon Ferenc fece il suo esordio con la camiseta blanca durante un'amichevole in Argentina prima del debutto europeo nel torneo di Cadice in cui incantò la platea dimostrando che i due anni di stop non avevano intaccato la sua classe.
Alla casa blanca passerà gli ultimi otto anni di carriera conquistando per 4 volte il titolo di capocannoniere e formando con Alfredo Di Stefano una delle più forti coppie d'attacco di sempre;nonostante abbia oramai passato la trentina risulterà decisivo nelle Coppe dei Campioni vinte dagli uomini di Santiago Bernabeu in anni in cui invece la Liga è appannaggio del Barcellona di Helenio Herrera che schiera in campo molti suoi ex compagni alla Honved e nell'Ungheria.
Proprio quello della nazionale forse è rimasto sempre il suo grande rimpianto:vinto l'oro olimpico a Helsinki 52' e sbalordito il mondo dando lezioni di calcio all'Inghilterra sia a Wembley che a Budapest,la nazionale magiara si presenta come grande favorita alla Coppa del Mondo svizzera del 54' ed in effetti tiene fede al pronostico presentandosi in finale dove affronta la Germania Ovest già battuta sonoramente nei preliminari,ma qui accade l'imprevedibile coi tedeschi che alla fine prevalgono per 3-2 dando adito a sospetti di doping non ancora fugati dopo sessant'anni.
Puskas terminerà la propria carriera al Real avendo vinto tutto e di più a quasi quarant'anni,per poi dedicarsi a diverse esperienze in panchina;negli ultimi anni di vita sarà vittima dell'alzheimer,ma rimarrà sempre nella memoria lui e la sua Grande Ungheria.
Cresciuto nelle giovanile del Kispest,al termine della seconda guerra mondiale il suo club fu assoggettato all'esercito ungherese sotto il nome di Honved e li confluirono i migliori atleti del paese per formare uno squadrone che vinse 5 campionati e diede spettacolo anche in Europa prima dello scoppio dei moti d'Ungheria in cui si disse che il colonnello fosse morto;in realtà in quei giorni la squadra stava aspettando il visto per recarsi all'estero per una tourneè dalla quale poi i migliori elementi non sarebbero più rientrati in patria,
Puskas venne squalificato per due anni come tutti i suoi compagni di squadra ed in quel periodo molte formazioni lo contattarono per ingaggiarlo,ma alla fine prevalse il Real Madrid si disse anche per pressioni politiche operate dal regime franchista;fatto sta che il buon Ferenc fece il suo esordio con la camiseta blanca durante un'amichevole in Argentina prima del debutto europeo nel torneo di Cadice in cui incantò la platea dimostrando che i due anni di stop non avevano intaccato la sua classe.
Alla casa blanca passerà gli ultimi otto anni di carriera conquistando per 4 volte il titolo di capocannoniere e formando con Alfredo Di Stefano una delle più forti coppie d'attacco di sempre;nonostante abbia oramai passato la trentina risulterà decisivo nelle Coppe dei Campioni vinte dagli uomini di Santiago Bernabeu in anni in cui invece la Liga è appannaggio del Barcellona di Helenio Herrera che schiera in campo molti suoi ex compagni alla Honved e nell'Ungheria.
Proprio quello della nazionale forse è rimasto sempre il suo grande rimpianto:vinto l'oro olimpico a Helsinki 52' e sbalordito il mondo dando lezioni di calcio all'Inghilterra sia a Wembley che a Budapest,la nazionale magiara si presenta come grande favorita alla Coppa del Mondo svizzera del 54' ed in effetti tiene fede al pronostico presentandosi in finale dove affronta la Germania Ovest già battuta sonoramente nei preliminari,ma qui accade l'imprevedibile coi tedeschi che alla fine prevalgono per 3-2 dando adito a sospetti di doping non ancora fugati dopo sessant'anni.
Puskas terminerà la propria carriera al Real avendo vinto tutto e di più a quasi quarant'anni,per poi dedicarsi a diverse esperienze in panchina;negli ultimi anni di vita sarà vittima dell'alzheimer,ma rimarrà sempre nella memoria lui e la sua Grande Ungheria.
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