Quelli che inizieranno tra circa 40 giorni in Francia sono Campionati Europei che non vedranno al via l'Olanda,clamorosamente eliminata nelle qualificazioni e dunque relegata al ruolo di spettatrice;fa molta tristezza per chi ama il vvcalcio non vedere all'opera i tulipani,ma già in passato il calcio orange ha alternato momenti di gloria a periodi di vacche magre.
Al termine del lungo ciclo del Calcio Totale degli anni 70',il movimento non fu subito pronto a produrre quei ricambi necessari per rimanere al vertice, e per tutta la prima metà della decade successiva il calcio nederlandese soffri nel confronto con le altre scuole europee;fu solamente con la fioritura di talenti quali Van Baste,Gullit,Rijkaard,Koeman e coampagnia che il paese dei tulipani riusci a risollevarsi,e soprattutto con l'avvento alla guida dell 'Ajax di Johan Cruijff che riportò in auge il concetto di calcio =spettacolo,quindi con il preciso intendimento di dare spazio al talento.
Nel 2010 la selezione allenata da Van Maarwijck giunse alla finale della Coppa del Mondo sudafricana senza mai incantare e per certi versi tradendo quello che da 40 anni è lo spirito del calcio olandese,puntando sualla forza fisica a discapito della tecnica;questo era dovuto ad un convincimento dell'allenatore ed anche ad una qualità che iniziava a scarseggiare.
Non è un caso se i migliori momenti vissuti dagli arancioni sono coincisi con lo sbocciare di talenti di scuola Ajax,e da quando ciò non avviene più anche il movimento tutto ne ha risentito;dopo la sentenza Bosman anche i lancieri come altre squadre hanno un pò trascurato il florido vivaio locale per cercare talenti in mezzo mondo,e questo alla lunga ha provocato danni sia alla squadra di Amsterdam sia alla nazionale se consideriamo che da sempre essa è la maggior fornitrice di giocatori.
L'unico modo per tornare in auge da parte degli arancioni è dunque quello di ricongiungersi con la propria tradizione,dando spazio ai giovani e proponendo un calcio d'attacco che dia soddisfazione ai suoi interpreti stessi.
Al termine del lungo ciclo del Calcio Totale degli anni 70',il movimento non fu subito pronto a produrre quei ricambi necessari per rimanere al vertice, e per tutta la prima metà della decade successiva il calcio nederlandese soffri nel confronto con le altre scuole europee;fu solamente con la fioritura di talenti quali Van Baste,Gullit,Rijkaard,Koeman e coampagnia che il paese dei tulipani riusci a risollevarsi,e soprattutto con l'avvento alla guida dell 'Ajax di Johan Cruijff che riportò in auge il concetto di calcio =spettacolo,quindi con il preciso intendimento di dare spazio al talento.
Nel 2010 la selezione allenata da Van Maarwijck giunse alla finale della Coppa del Mondo sudafricana senza mai incantare e per certi versi tradendo quello che da 40 anni è lo spirito del calcio olandese,puntando sualla forza fisica a discapito della tecnica;questo era dovuto ad un convincimento dell'allenatore ed anche ad una qualità che iniziava a scarseggiare.
Non è un caso se i migliori momenti vissuti dagli arancioni sono coincisi con lo sbocciare di talenti di scuola Ajax,e da quando ciò non avviene più anche il movimento tutto ne ha risentito;dopo la sentenza Bosman anche i lancieri come altre squadre hanno un pò trascurato il florido vivaio locale per cercare talenti in mezzo mondo,e questo alla lunga ha provocato danni sia alla squadra di Amsterdam sia alla nazionale se consideriamo che da sempre essa è la maggior fornitrice di giocatori.
L'unico modo per tornare in auge da parte degli arancioni è dunque quello di ricongiungersi con la propria tradizione,dando spazio ai giovani e proponendo un calcio d'attacco che dia soddisfazione ai suoi interpreti stessi.
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